Giannutri, conosciuta anche come l’isola di Artemide per la sua caratteristica forma a mezzaluna (cara alla dea dell’arco e della luna crescente), è la più meridionale dell’Arcipelago Toscano; estesa su un lembo di terra emersa di 2,8 km di lunghezza per poche centinaia di metri di larghezza, presenta un ambiente in buona parte incontaminato grazie ai limiti alla cementificazione imposti dal Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, istituito nel 1996. Il villaggio turistico di Cala Spalmatoio, unico centro abitato dell’isola, è sorto negli anni Sessanta del Novecento e consta di un piccolo borgo con caratteristica piazzetta e alcune decine di villette a schiera; poche altre ville isolate sono state costruite nell’entroterra.
Come visitare Giannutri: le regole per proteggerla
L’Ente Parco impone rigide regole per chi vuole godere delle acque cristalline dell’isola e della sua natura selvaggia: chi approda può percorrere liberamente (anche con animali domestici) un solo sentiero tra i molti che attraversano Giannutri, e precisamente quello che unisce Cala Spalmatoio a Cala Maestra, le uniche spiagge presenti sull’isola; gli altri sono percorribili solo se accompagnati da una guida autorizzata del Parco.
Sono esenti dalla suddetta limitazione i proprietari delle abitazioni, i loro ospiti e gli affittuari, purché rispettino la ricca vegetazione e non arrechino disturbo alle innumerevoli specie di uccelli e ai conigli selvatici che hanno trovato dimora sull’isola; alcune zone della costa sono inoltre interdette alla navigazione e alla balneazione per non interferire sull’equilibrio dell’ecosistema marino.
Cosa fare a Giannutri: Tra sport acquatici e iniziative
Giannutri offre agli appassionati di immersioni e di snorkeling limpidi ed articolati fondali da esplorare circondati da pesci variopinti e praterie di posidonia. Inoltre per gli amanti della storia e dell’archeologia Giannutri conserva i resti di una magnifica villa romana costruita su terrazzamenti a picco sul mare nella località di Punta Scaletta, nella parte settentrionale dell’isola: la villa, visitabile esclusivamente con guida autorizzata e su prenotazione, apparteneva alla potente famiglia dei Domizi Enobarbi, di cui faceva parte Nerone (nato con il nome di Lucio Domizio Enobarbo e solo successivamente adottato dall’imperatore Claudio).
Altre strutture pertinenti alla villa sono visibili a Cala Maestra, dove nella parte retrostante la spiaggia si riconosce una darsena, un criptoportico, dei magazzini, un grande argano per il carico e lo scarico delle merci, impianti per la pescicoltura e cisterne per la raccolta dell’acqua piovana; nella zona di Cala Spalmatoio, il rimodellamento dell’insenatura, riconducibile ad epoca romana, permetteva un sicuro approdo alle navi di passaggio ed alle barche da pesca; sul Monte Mario, uno dei tre piccoli colli di Giannutri, si vedono pochi resti di un faro di segnalazione a pianta ottagonale.
Come raggiungere Giannutri
Il servizio di linea di traghetti da Porto Santo Stefano a Giannutri, attivo tutto l’anno, vede incrementare il numero delle corse durante il periodo estivo; la navigazione dura circa un’ora ma è proibito sbarcare sull’isola con veicoli a motore senza autorizzazione. A Giannutri non sono presenti alberghi ma un solo B&B, mentre è possibile reperire da privati sistemazioni per periodi brevi o lunghi. Per reperire beni di prima necessità ci si può rivolgere al bar ed al minimarket di Cala Spalmatoio o in alternativa ordinare la spesa a Porto Santo Stefano facendola imbarcare sul traghetto per l’isola.